Lo skip è un genere di corsa diverso rispetto a quello ordinario. Questa esercizio altro non è che una corsa a ginocchia alte, molto più allenante e dispendiosa rispetto all’attività con classica andatura. Lo skip viene adottato dagli atleti per ottenere maggiori prestazioni in termini di forza ed esplosività, e si tratta di un allenamento facilmente applicabile a tutti gli sport che prevedono movimenti fulminei. Esistono due tipologie di skip, alto e basso, adattabili alle proprie esigenze.
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La differenza tra le due varianti sta tutta nella falcata, nel caso della versione alta le ginocchia arrivano quasi a toccare il petto, quella bassa, invece, prevede movimenti più corti ma pur sempre esplosivi. Intanto ti mostro i modelli di tapis roulant Diadora e tapis roulant Fassi recensiti dai nostri esperti di corridori.
Lo skip può essere praticato da chiunque, e non per forza necessita di essere integrato ad altre attività sportive, infatti, lo si può adottare anche come allenamento fine a sé stesso.
Che muscoli allena lo skip?
Lo skip, come qualsiasi altro tipo di corsa, allena principalmente la parte inferiore del corpo ma coinvolge, anche se in parte minore, i muscoli delle spalle e delle braccia, grazie alll’oscillazione degli arti superiori generata dal movimento tipico dell’esercizio.
Il movimento parte dai flessori delle anche, per andare poi a scaricarsi sul terreno attraverso polpacci e caviglie. I muscoli maggiormente chiamati in causa durante l’allenamento sono quelli appartenenti alla sezione gamba-piede come polpacci e quadricipiti. Salendo, si ha un coinvolgimento di glutei, lombari e addominali, fino ad arrivare a braccia e spalle.
Si può dire che lo skip alleni un pò tutto il corpo, ecco perché la maggior parte degli sportivi ne sfrutta le potenzialità per ottenere ottimi risultati in termini di coordinamento. Gli amatori, invece, adottano questo tipo di allenamento per bruciare maggiori calorie rispetto alla normale corsa.
Cos’è lo skip alto?
Lo skip si divide in due varianti. La prima, probabilmente la più conosciuta e diffusa, è la versione alta dell’esercizio.
In genere è quella maggiormente praticata dagli amatori, che ne sfruttano l’azione metabolica, al fine di consumare maggiori calorie durante l’attività fisica.
Non è raro vedere lo skip alto inserito all’interno di programmi allenanti di chi cerca il dimagrimento.
La seconda versione dell’esercizio è quella bassa, molto più specifica e tecnica.
Lo skip alto consiste nel sollevamento delle ginocchia al petto durante la corsa, ma l’esercizio può svolgersi anche sul posto. Non è difficile da eseguire, ed è adatto anche ai principianti. La falcata risulta più esplosiva rispetto a quella della classica corsa, e il movimento degli arti inferiori decisamente più ampio e dispendioso.
Anche gli arti superiori sono coinvolti, visto che le braccia eseguono un movimento oscillatorio lungo i fianchi, sincronizzato a quello delle gambe.
Il busto deve rimanere in posizione perfettamente eretta durante tutte le fasi dell’esercizio, onde evitare dolori alla schiena dovuti a una postura errata. La spinta è generata dall’avampiede, sul quale poi si dovrà atterrare. Nello skip la fase di atterraggio sul terreno andrebbe eseguita in maniera corretta, così da evitare o prevenire fastidiosi infortuni. L’esercizio deve terminare in maniera controllata e mai brusca, diminuendo gradualmente la spinta data dal piede man mano che ci si avvicina alla fine dell’esercizio.
Lo skip alto, offre numerosi vantaggi a chi lo pratica, sia in termini prestazionali che estetici. L’atleta otterrà gambe più toniche ed esplosive, maggiore coordinazione nei movimenti, e una muscolatura in generale più robusta e allenata, più resistente agli sforzi. Questo esercizio è in grado di far bruciare una quantità maggiore di calorie rispetto alla normale corsa, offrendo importanti benefici anche in termini di dimagrimento.
Cos’è lo skip basso?
Lo skip basso prevede un falcata meno ampia, infatti, le ginocchia non superano mai l’altezza del bacino, cosa che avviene durante l’esecuzione della variante alta dell’esercizio.
Rispetto allo skip alto, quello basso necessita di maggiore tecnica, coordinazione e concentrazione. I principianti necessitano di una preparazione specifica prima di potersi approcciare a questa variante, molto più tecnica e precisa nei movimenti. Lo skip basso si esegue effettuando passi corti e rapidi sulle punte dei piedi, che quasi non si sollevano dal terreno. Come accade con la versione alta, anche in questo caso ci si può coordinare tramite il movimento oscillatorio delle braccia. La posizione del busto dev’essere il più possibile eretta, anche se l’esercizio porta inevitabilmente chi lo pratica a flettersi in avanti. Uno degli errori che coinvolge maggiormente i principianti che si approcciano allo skip basso è proprio quello di assumere una postura scorretta durante l’allenamento. Onde evitare di sbilanciarsi troppo in avanti è bene tenere addome e glutei attivi per tutta l’esecuzione del movimento.
Come lo skip alto, anche quello basso interessa sia gli arti inferiori che quelli superiori. Le parti del corpo maggiormente coinvolte partendo dal basso sono gambe e polpacci, a salire glutei e addominali, fino ad arrivare al coinvolgimento di spalle e braccia, impiegate in un movimento oscillatorio continuo, sincronizzato a quello delle gambe. L’atterraggio è previsto sull’avampiede, onde evitare il rischio di infortuni a caviglie e ginocchia a causa di un appoggio sbagliato sul terreno. Verso la fine dell’esercizio ci si dovrà fermare in maniera controllata e mai brusca.
I benefici dello skip basso sono molteplici, a cominciare dal miglioramento delle capacità coordinative negli atleti meno esperti. Attraverso la pratica costante di questo esercizio, sarà possibile ottenere più esplosività nei movimenti delle gambe, maggiore equilibrio e rafforzamento della muscolatura, specialmente quella presente nella parte inferiore del corpo. I vantaggi, però, saranno visibili anche in termini estetici. I muscoli delle gambe appariranno più robusti e tonici, i glutei più sodi, e la zona addominale più snella e compatta.
A cosa serve la corsa-skip laterale?
Gli skip laterali servono a migliorare l’equilibrio e la coordinazione di chi li esegue. Molto simili alle versioni più classiche, con l’unica differenza che in questo esercizio ci si muove di lato. I passi sono corti e rapidi, come nella variante bassa. Non è raro che nello skip laterale vengano utilizzati anche dei piccoli coni attorno ai quali muoversi lateralmente facendo slalom. Ciò servirà a migliorare la reattività dell’atleta. Questo genere di allenamento è ampiamente utilizzato negli sport più diffusi come il calcio e la pallacanestro, in aggiunta alle normali varianti dello skip.
Comunque, nulla vieta anche ai principianti, meno preparati fisicamente rispetto agli sportivi professionisti di cimentarsi nella pratica di questo esercizio. Basterà allenarsi con costanza per riuscire a padroneggiare la giusta tecnica già dopo qualche settimana.
I muscoli maggiormente coinvolti sono gli stessi che si impiegano nell’allenamento degli skip più classici, come gambe, glutei, polpacci e addominali. La posizione del busto dovrà essere completamente eretta.
I vantaggi offerti dallo svolgimento di questo esercizio sono numerosi. In primis un aumento della reattività, seguito dall’acquisizione di maggiore esplosività muscolare, specialmente nelle gambe. Quadricipiti e polpacci appariranno più grossi e tonici, e la zona addominale più snella e dettagliata.
Esercizi per fare skip
Prima di praticare l’esercizio è bene effettuare un buon riscaldamento, così da avere i muscoli caldi e prevenire ogni tipo di infortunio.
Lo skip può essere effettuato sul posto o in movimento, durante la corsa. I principianti farebbero meglio a evitare modalità di allenamento avanzate, a differenza degli sportivi più esperti, che possono rendere l’esercizio più difficoltoso tramite l’aggiunta di ostacoli posizionati sul percorso. Gli atleti avanzati, sono soliti ricorrere a tecniche di allenamento più dure, che prevedono l’uso sovraccarichi posti sulle caviglie. In genere, queste cavigliere contengono delle piccole zavorre all’interno.
Nella categorie degli skip rientrano anche delle versioni tecnicamente più impegnative, come la corsa balzata, che prevede saltelli più alti, ma non solo. Esiste poi la corsa calciata avanti, in cui la gamba è completamente distesa e non piegata ad angolo retto come negli skip più classici. Infine, la corsa a doppio impulso che coinvolge entrambi i piedi nella spinta, decisamente più dispendiosa e gravosa.