Cosa c’è di meglio di una corsa per lasciare alle spalle lo stress della giornata lavorativa? I benefici del running sono ormai assodati. Anzitutto le attività come la corsa (o anche una semplice camminata per chi è alle prime armi o per chi rientra da un periodo di fermo), oltre ad avere un ruolo primario in caso di smaltimento dei chili di troppo, hanno molteplici fattori positivi sul nostro fisico, come per esempio l’abbassamento del rapporto tra il cosiddetto colesterolo buono e quello cattivo, oppure la stimolazione della produzione di vitamina D, o ancora il miglioramento dello stato psicofisico in tutti i campi, per non parlare della socializzazione (nonostante sia una pratica sportiva individuale sono moltissime le occasioni di incontro), e di molti altri.
Ma attività come la corsa o la camminata veloce, sono praticabili solo outdoor? O i benefici rimangono invariati anche in caso di corse indoor, come su un tapis roulant? Vediamolo insieme. Scopri i migliori tapis roulant Decathlon e Tapis roulant Everfit provati e testati dal nostro staff appassionato di atletica.
Anzitutto esaminiamo nello specifico i vantaggi che ci porta la corsa effettuata outdoor o un’attività fisica similare.
Come già detto, in primis la corsa migliora lo stato di forma generale, e un’ attività mirata, con allenamenti che vadano a lavorare maggiormente sul piano aerobico permette una riduzione dei grassi corporei. Anche nella camminata veloce si ottengono gli stessi effetti in quanto i battiti cardiaci rimangono in genere sotto la soglia aerobica, con conseguente utilizzo dei grassi come carburante.
Altra conseguenza è l’aumento dei valori del colesterolo HDL (cosiddetto buono), con relativa riduzione del rapporto tra i livelli di colesterolo, che viene considerato il marker principale di rischio nei check-up.
- Inoltre la vitamina D, correndo all’aperto e sotto il sole, e quindi cogliendo appieno i raggi solari, viene prodotta maggiormente (attenzione però, raccomandiamo sempre di evitare lunghe corse sotto il cocente sole estivo, o perlomeno di farlo con le dovute precauzioni ed attrezzature come un cappello o una bandana).
- I muscoli si rafforzano così come il fiato e la tenuta polmonare.
- Si abbatte lo stress e si libera la mente dai problemi quotidiani. Inoltre la corsa aiuta a generare endorfine, vere e proprie “particelle di benessere”, che vengono rilasciate nel corpo.
- Infine si conosce nuova gente e si socializza. Nonostante la corsa sia uno sport individuale, una volta entrati nel mondo del running con tutta probabilità inizierete a frequentare il gruppo podistico della vostra città, o non vi perderete una delle corse domenicali di paese, e di conseguenza allargherete la vostra cerchia di amicizie e di conoscenze, e capiterà che i vostri allenamenti potranno diventare di gruppo. Addirittura, per chi è single, esistono anche svariate gare goliardiche, nelle quali l’iscrizione è consentita appunto solamente ai cuori solitari…quindi in ogni caso difficilmente correrete soli e comunque non vi annoierete!
Ma sono tutte rose e fiori? No, correre o fare attività outdoor ha anche i suoi punti negativi, per quanto un runner navigato ed esperto non lo ammetterà mai.
Il primo fattore che può essere negativo è senza dubbio il tempo atmosferico. Non avere un tetto ed essere soggetti alle variazioni climatiche non è sempre un fattore positivo. Ad esempio un temporale o una pioggia continua possono far desistere dalla voglia di allenarsi, oppure il gelo invernale può mettere a rischio infortunio la muscolatura.
Oltre ai capricci del meteo bisogna tenere conto anche delle avversità del terreno, che esse siano naturali o artificiali (come una buca sull’asfalto), della pericolosità che hanno, e del rischio che possano diventare la causa di qualche serio infortunio.
La corsa o la camminata indoor invece, per quanto non possano offrire la bellezza di paesaggi che si incontrano all’esterno, riescono a tutelarci e preservarci dagli imprevisti di cui abbiamo parlato.
C’è però da dire che per mettere sullo stesso piano una camminata o una corsa su tapir roullant rispetto alle stesse, praticate però outdoor. si devono fare alcune precisazioni. Anzitutto è bene sapere che correndo indoor, per equiparare il livello di fatica di una corsa outdoor, si deve impostare il tappeto ad una pendenza del 2%. Questo perché all’interno non si hanno le variabili esterne del terreno o del tempo (per esempio il vento che può essere contrario). Inoltre su un tappeto il piede e i muscoli spingono diversamente , perché il rullo accompagna la falcata, mentre su strada è il piede, che col suo movimento genera la spinta in avanti. Di conseguenza anche la postura e i muscoli saranno differenti e lavoreranno in maniera diversa. Per questo una pendenza del 2% riesce a garantire una corretta “uguaglianza” tra le corse indoor ed outdoor.
Un utilizzo continuo del tapis roullant, effettuato con criterio e con metodo, può rendere piacevoli i mesi in cui normalmente è più difficoltosa e problematica la corsa outdoor.
Anche un terreno lineare e pulito, di inverno può riservare delle trappole; prendiamo per esempio il manto di foglie che cadendo dagli alberi ricoprono i marciapiedi e le piste ciclabili, limitando la visibilità del punto di impatto.
In pratica le differenze tra attività interna ed esterna ci sono, e non sono poche, anche perchè corsa indoor non vuole dire esclusivamente corsa sul tappeto.
Le piste di atletica
Anche l’attività indoor praticata in una pista al coperto presenta delle difficoltà rispetto alla sorella outdoor.
In primis la lunghezza alla corda, che è di 200 metri rispetto ai 400 esterni. Di conseguenza il raggio della curva risulta diverso ed è necessario adattare l’appoggio e l’inclinazione. Inoltre, a parità di distanza la stessa corsa svolta indoor prevederà un numero doppio di curve. Altra caratteristica da tenere presente è che le corsie di una pista interna misurano in larghezza circa 30 centimetri in meno rispetto a quelle di una pista esterna.
Immaginate quindi le difficoltà a cui si va incontro quando si modifica la tipologia di allenamento. Per fare un esempio, in una corsa di 400 metri (il cosiddetto giro della morte) svolta indoor, gli atleti oltre a valutare le corsie più ristrette e la variazione di appoggio e di corsa in curva, dovranno considerare e prepararsi anche al cambio di corsia, dato che la lunghezza ridotta della pista non consente una partenza con blocchi distanziati in modo da mantenere la propria per tutti i 400 metri.
Ma non è solo la corsa a modificarsi se svolta indoor. Tutto il mondo dell’atletica presenta sostanziali differenze. Pensiamo ancora al fattore atmosferico e di come questo possa impattare in una gara di salto in lungo o di lancio del peso. Il vento che ostacola la rincorsa o la pioggia che rende scivolosa la pedana rendono estremamente diversa la stessa specialità, tanto che esistono record diversi per prestazioni svolte indoor e outdoor.
L’impatto della palestra
Un passaggio repentino tra attività esterna ed interna, che sia su tappeto piuttosto che in pista, può essere causa di infortuni. Per questo molti runner integrano i loro allenamenti con esercizi svolti in palestra. Allenare il core stability aiuta notevolmente le prestazioni e preserva il corpo da molti infortuni. Una muscolatura strutturata difatti previene il corpo dai molti microtraumi che l’attività di running può portare.
Ma sono effettivamente compatibili corsa e palestra? L’eterna diatriba tra i sostenitori del lavoro aerobico della corsa e quello anaerobico della sala pesi sembra avere trovato un valido compromesso.
Se appunto da un lato l’incremento della muscolatura aiuta e preserva, dall’altro una percentuale di attività cardio può servire a definire e scolpire meglio i muscoli ingrossati dall’attività pesistica.
Non bisogna quindi considerare la corsa e la palestra due entità divise e distanti tra loro, ma mai come in questo caso, la giusta verità è nel mezzo, ed entrambe le attività hanno bisogno dell’altra per cogliere al meglio i benefici.
Come correre all’aperto?
Tornando al mondo del running, della corsa e delle camminate, qua l’è il modo migliore per cogliere tutti i benefici?
Anzitutto la prima regola è quella di ascoltare il proprio corpo e di incrementare sempre con molta calma gli esercizi e la lunghezza degli allenamenti. Con l’esperienza si imparerà a conoscere sempre di più i segnali che ci manda il nostro fisico, e di conseguenza ad ascoltarlo, anche se a volte non è sempre così facile. Per esempio sarà dura rendersi conto di essere stanchi e quindi magari rimandare un allenamento, piuttosto che svolgerlo e magari anche male; un giorno di riposo in molti casi può portare più benefici di un allenamento!
Entrando invece nello specifico, per quanto riguarda lo svolgimento degli allenamenti, una buon modo di programmare le uscite è quello di alternare le tipologie di esercizi. Per esempio alternare una corsa lunga lenta ad un allenamento sulle ripetute, andando a stimolare rispettivamente tenuta e velocità.
I Benefici di allenarsi all’aperto
Ma qual’è il metodo per cogliere appieno tutti i benefici che la corsa all’aria aperta ci offre? In realtà la regola è solo una: correte! Logicamente meglio se in un bosco o in un sentiero tra verdi colline, ma anche la corsa in un parco cittadino potrà scacciare via lo stress, aumentare l’autostima, migliorare il vostro fisico, farvi conoscere nuova gente ed incrementare la vostra cerchia di amicizie, e perché no, magari trovare anche l’anima gemella!
L’attività fisica, se svolta con intelligenza e con metodo, può portare solo benefici, il passo più duro è quello di scendere dal divano o dal letto. Il resto è tutta discesa, e il vostro corpo e la vostra mente vi ringrazieranno. Finito l’allenamento, quando sarete sotto la doccia a rinfrescarvi, ripercorrete con la mente il sentiero percorso, riassaporate i profumi degli alberi, cogliete nuovamente i raggi di sole sulla vostra faccia, e allo stesso tempo gratificatevi per il lavoro svolto. Sarete una nuova persona!