A tanti piace correre, ma allo stesso tempo, la maggior parte di questi eviterebbe volentieri di fare stretching prima e dopo l’allenamento. Quando parliamo di stretching facciamo riferimento a un’attività mediante la quale si vanno ad allungare i muscoli e a seconda degli obiettivi, come vedremo di seguito, può essere effettuata prima o dopo l’allenamento. Tuttavia, si tratta di un’attività che spesso e volentieri viene trascurata in quanto oltre ad essere considerata noiosa, è vista anche come un’inutile perdita di tempo.
La realtà invece, è esattamente opposta: lo stretching non è affatto una perdita di tempo, ma è molto utile ed in grado di apportare notevoli benefici a coloro che lo praticano. Scopri i migliori tapis roulant della decathlon o i migliori tapis roulant della Everfit.
Come detto, con questa tipologia di attività si vanno ad allungare i muscoli e di conseguenza questi ultimi risulteranno essere in grado di effettuare movimento più fluidi e di garantire una corsa più naturale e divertente.
Lo stretching inoltre, ti consente di andare anche più veloce poiché ha effetti positivi sulla circolazione sanguigna e la naturale conseguenza è che si avrà un muscolo più efficiente.
I benefici dello stretching
Come già accennato, al contrario di quanto generalmente si pensi, lo stretching è un’attività estremamente utile e di conseguenza capace di apportare molteplici benefici. Di seguito, andremo a vedere quali sono quelli più importanti.
- Allungamento muscolare: Lo scopo principale di questa attività è quello di allungare in maniera efficace i muscoli e fornire ad essi maggiore elasticità. Per questo motivo, praticare questo riscaldamento prima di una corsa nelle giuste modalità, può migliorare notevolmente quest’ultima e assicurare al runner una grande performance.
- Attiva la circolazione: Fare stretching prima di cominciare qualsiasi sessione di allenamento risulta essere fondamentale, in quanto questa attività è in grado di attivare contemporaneamente circolazione e metabolismo. Parliamo quindi di un esercizio di estrema importanza, in particolar modo per chi svolge una vita sedentaria.
- Riduce lo stress: I benefici dello stretching non riguardano soltanto il fisico, ma anche la mente. Praticare stretching con costanza e nelle giuste modalità infatti, favorisce il rilassamento, poiché si vanno a distendere i muscoli e allo stesso tempo ad effettuare una respirazione regolare.
- Non causa dolore: Quando si fa stretching, ci si dovrebbe limitare a percepire soltanto la sensazione di allungamento, senza sentire dolore. Se si verifica questa cosa, significa che stai facendo più del dovuto e ciò rischia di essere controproducente. Per questo motivo, se mentre fai quest’attività di allungamento senti dolore, il consiglio è di fermarti subito.
Stretching: chi deve farlo e chi no
Lo stretching è sicuramente un’attività capace di far ottenere a chi lo effettua diversi vantaggi e benefici, che sono evidenti quando si va a praticare l’attività fisica vera e propria. Tuttavia, non è una pratica da consigliare in ogni caso e a prescindere, in quanto come ben sappiamo, gli allenamenti sono molto soggettivi.
Lo stretching è sicuramente consigliato in due casi: come riscaldamento prima di cominciare la seduta allenante o come esercizio riabilitativo, per migliorare la propria mobilità dopo un infortunio o uno stop forzato.
In caso di dolori muscolari quali mal di schiena o infiammazioni, lo stretching è invece sconsigliato, in quanto potrebbe accentuare i fastidi. Anche dopo un’attività fisica ad alta intensità si tende a sconsigliare questa pratica, poichè si correrebbe il rischio di sottoporre i muscoli ad uno stress ancora maggiore.
Se attualmente siete infortunati, prima di procedere ad eseguire l’attività di stretching, è bene consultare un professionista e farsi dare consigli su quali esercizi fare e quali invece evitare. Se non eseguito nel modo giusto infatti, lo stretching può alimentare i fastidi, mentre nel caso contrario può essere un vero e proprio alleato.
Stretching prima o dopo corsa?
Per alcuni lo stretching è fondamentale, per altri invece soltanto una scocciatura o un’attività da svolgere solo ed esclusivamente se avanza del tempo. Una delle domande più frequenti in relazione a questo argomento è senza dubbio la seguente: ma quando fare stretching? prima o dopo l’allenamento?
Non esiste una risposta unica, poiché lo stretching, a seconda degli obiettivi, può essere effettuato senza alcun problema sia prima che dopo la sessione di allenamento.
Se l’obiettivo è quello di ridurre ai minimi termini il rischio di infortunio e preparare al meglio i muscoli, allora è bene fare stretching prima dell’allenamento. Quest’attività assume particolare importanza soprattutto quando ci si allena al mattino, quando i muscoli sono ancora molto contratti, poiché mediante lo stretching si può riuscire ad allungare e sciogliere questi ultimi nel migliore dei modi.
Lo stretching a fine allenamento invece, risulta essere particolarmente utile se l’obiettivo è quello di rilassare il corpo e migliorare la circolazione, oltre che prevenire anche in questo caso il rischio di infortuni muscolari e/o articolari.
Stretching prima e dopo l’allenamento: è sempre indispensabile?
L’attività di stretching è senza dubbio molto utile, ma non indispensabile, almeno non per tutti. Sicuramente, non è una pratica dannosa, ma soltanto capace di apportare importanti benefici.
Tuttavia, come già detto, non è sempre indispensabile. Lo è sicuramente per gli atleti agonisti poichè il loro obiettivo è quello di avere maggiore flessibilità e velocità e di conseguenza una performance di alto livello. Anche in questo caso però, bisogna fare una distinzione: è sicuramente utile per un runner, ma per chi pratica sollevamento pesi potrebbe essere addirittura controproducente.
Esercizi di riscaldamento per corsa
Dopo aver appurato quanto sia importante il riscaldamento prima di una corsa, è arrivato il momento di vedere come praticarlo nel modo giusto, per preparare i muscoli e il corpo al meglio. Nel caso specifico della corsa, il riscaldamento risulta essere piuttosto semplice: prima di una corsa infatti, può essere eseguita anche una breve sessione di jogging.
In questo caso, non c’è bisogno di dedicare nemmeno tanto tempo al riscaldamento: quest’ultimo può andare infatti da un minimo di 5 fino ad un massimo di 15 minti, che sono più che sufficienti per effettuare un riscaldamento efficace.
Stretching dinamico prima della corsa
Lo stretching non è solo quello statico, anzi: prima dell’allenamento, in particolar modo la corsa, è consigliabile eseguire quello dinamico. Quest’ultimo infatti, ha il vantaggio di mantenere alta la frequenza cardiaca oltre che migliorare la circolazione sanguigna.
Tra i principali esercizi di stretching dinamico da effettuare pre corsa troviamo gli affondi frontali, laterali e quelli all’indietro.
Da non sottovalutare inoltre altri esercizi specifici per le gambe e per il core, quali squat e plank.
Stretching polpacci prima della corsa
Prima di cominciare la corsa, uno dei muscoli che bisogna preparare al meglio, è senza dubbio il polpaccio, che viene sollecitato quotidianamente.
Un ottimo esercizio per stretchare al meglio questo muscolo è il seguente: posizionati davanti ad una parete appoggiando le mani ad essa e tenendo i piedi uniti tra di loro.
Distendi completamente le gambe e porta il bacino in avanti, fino a che non senti il polpaccio in allungo.
A questo punto fermati e resta in questa posizione per circa 30 secondi, per poi ripetere il tutto per 4 volte.
Esercizi per stretching dinamico come la corsa
Di seguito, ecco tre importanti esercizi di stretching dinamico da effettuare prima della corsa.
- Flessione del busto a gambe tese: Questo esercizio è specifico per allungare i bicipiti femorali. Partendo da posizione eretta, piega lievemente una gamba, distendendo l’altra completamente in avanti. Spingiti con il busto in avanti e quando senti i muscoli posteriori della coscia in allungo, fai dei piccoli molleggi.
- Rotazione esterna delle braccia: Lo scopo di questo esercizio è quello di allungare i muscoli della parte superiore del corpo. Da posizione eretta, porta le braccia lungo i fianchi e allo stesso tempo distendi le braccia verso dietro e in alto, effettuando delle rotazioni verso l’esterno.
- Flessione laterale del busto: Noto anche come side-bending, questo esercizio è particolarmente indicato per chi desidera allungare il muscoli del dorso. Sempre da posizione eretta, porta le braccia alte sopra la testa e flettiti laterlamente con la schiena, prima su un lato e poi sull’altro, fino ad arrivare al massimo allungamento ed effettua dei molleggi, come nei casi precedenti.
Riscaldamento pre camminata
Ecco 3 semplici ma efficaci esercizi per prepararsi nel modo migliore ad una camminata.
Caviglie
Riscaldare al meglio le caviglie è molto importante, poiché questa articolazione consente al piede di effettuare tutti i movimenti necessari. Un semplice esercizio potrebbe essere quello di ruotare le caviglie verso l’interno e verso l’esterno.
Ginocchia
Anche in questo caso, parliamo di un’articolazione molto particolare e per tale ragione bisogna prepararle al meglio. In questo caso, basta piegare leggermente le gambe ed effettuare delle rotazioni sia verso l’interno che verso l’esterno, come nel caso delle caviglie.
Spalle
Le spalle risultano essere fondamentali dal punto di vista posturale: per questo motivo è importante riscaldarle nel modo giusto e gli esercizi da effettuare sono quelli di circonduzione delle braccia.
Stretching per atletica leggera
Di seguito, ecco una lista dei migliori esercizi di stretching da effettuare per prepararsi al meglio per una gara di atletica leggera.
- Da posizione eretta o da seduti, prendete il gomito con la mano e inclinate la schiena verso un lato del corpo, tenendo la posizione per circa 15-20 secondi per lato.
- Mettetevi in piedi e con le braccia distese lungo i fianchi, eseguite delle scrollate: in pratica, dovete alzare le spalle, senza muovere le braccia.
- Se volete stretchare al meglio ginocchia e quadricipiti, afferrate la parte posteriore del piede e con la mano portatelo verso il gluteo, tenendo la posizione per circa 30 secondi per gamba.